«In tanti ci chiedono perché siamo qui oggi – ha preso la parola ieri, durante la manifestazione a Roma, Marco Bentivogli, Coordinatore e Cofondatore di Base Italia – io penso che la domanda vada capovolta. Perché lunedì dopo un bombardamento di 81 missili, la gran parte dei quali su obiettivi civili, abbiamo ancora così tante persone che fanno dei distinguo e parlano di NATO. Per fortuna tante forze politiche hanno appoggiato la nostra iniziativa e hanno aderito al nostro manifesto.
Ci piace rivendicare il fatto, però, che questa manifestazione sia nata sotto l’impulso della società civile e non della politica.
L’occasione è ideale per affermare che non dobbiamo essere equivoci sulla pace: la guerra parallela di Putin si basa su campagne di disinformazione e noi qui in Italia assistiamo ogni giorno a spettacoli indecenti da parte dei talk show, che continuano a confondere il pluralismo con la diffusione delle falsità. Campagna di disinformazione che ha creato problemi anche nel centro sinistra: io non credo possa esistere una forza politica progressista e di sinistra con ambiguità o dubbi su Lukashenko o Putin!
𝐂𝐡𝐢 𝐞̀ 𝐩𝐫𝐨𝐠𝐫𝐞𝐬𝐬𝐢𝐬𝐭𝐚, 𝐜𝐡𝐢 𝐞̀ 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐚 𝐝𝐞𝐦𝐨𝐜𝐫𝐚𝐳𝐢𝐚, 𝐜𝐡𝐢 𝐞̀ 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐚 𝐥𝐢𝐛𝐞𝐫𝐭𝐚̀ 𝐧𝐨𝐧 𝐩𝐮𝐨̀ 𝐧𝐨𝐧 𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫𝐞 𝐝𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐞 𝐝𝐞𝐠𝐥𝐢 𝐚𝐦𝐢𝐜𝐢 𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐚𝐦𝐢𝐜𝐡𝐞 𝐝𝐢 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐚 𝐬𝐞𝐫𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐔𝐜𝐫𝐚𝐢𝐧𝐚, 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐌𝐨𝐥𝐝𝐚𝐯𝐢𝐚, 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐁𝐢𝐞𝐥𝐨𝐫𝐮𝐬𝐬𝐚 𝐞 𝐝𝐢 𝐪𝐮𝐞𝐢 𝐭𝐚𝐧𝐭𝐢 𝐩𝐚𝐞𝐬𝐢 𝐩𝐞𝐫 𝐜𝐮𝐢 𝐛𝐢𝐬𝐨𝐠𝐧𝐚 𝐛𝐚𝐭𝐭𝐞𝐫𝐬𝐢 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐚 𝐥𝐢𝐛𝐞𝐫𝐭𝐚̀.
𝐍𝐨𝐧 𝐜’𝐞̀ 𝐯𝐞𝐫𝐚 𝐩𝐚𝐜𝐞 𝐬𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐥𝐢𝐛𝐞𝐫𝐭𝐚̀, 𝐧𝐨𝐧 𝐜’𝐞̀ 𝐯𝐞𝐫𝐢𝐭𝐚 𝐬𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐥𝐢𝐛𝐞𝐫𝐭𝐚̀.»