Il nuovo SAI sistema di accoglienza e integrazione strumento di inclusione
I Comuni Welcome per un’accoglienza diffusa
Le modifiche tanto attese ai cosiddetti Decreti Sicurezza contenute nel Decreto legge 130/2020 hanno istituito il “Sistema di accoglienza e integrazione” – SAI, a cui potranno tornare ad accedere anche i richiedenti asilo.
Il Sistema di accoglienza e integrazione abbandona l’approccio centralizzato e securitario dei circuiti di accoglienza pubblica per tornare ad un sistema decentralizzato e diffuso, che sarà gestito principalmente dai Comuni e che verrà articolato in due livelli: al primo livello, l’accoglienza, potranno accedere i richiedenti protezione internazionale e al secondo, l’integrazione, coloro che ne sono già titolari. Questi ultimi avranno anche la possibilità di iscriversi all’anagrafe e convertire il permesso di soggiorno in un permesso di lavoro.
Le organizzazioni raccolte nella Rete Per un nuovo Welfare avevano richiesto con forza, a giugno 2020 – con l’I-Book omonimo edito da “Vita” e con il Position Paper 3 “Un nuovo welfare generativo, fondato su accoglienza diffusa e mobilitazione delle comunità locali” – una ripresa di un intervento di accoglienza ed inclusione diffuso, centrato sui Comuni.
A seguito delle modifiche al decreto sicurezza dell’ottobre 2020, gli enti che hanno sottoscritto l’Appello organizzano un evento pubblico di riflessione e proposta sulle opportunità che apre il SAI per l’integrazione e l’inclusione sia delle diverse fasce deboli sia dei migranti.
La prossima definizione della Legge di Bilancio 2021 e l’attesa dei decreti attuativi del SAI impongono di cogliere l’occasione per rendere il nuovo strumento efficace tanto per le per le donne e gli uomini che desiderano avviare un percorso d’inclusione quanto per i Comuni che ottengono nuove energie e possono intraprendere nuovi percorsi di sviluppo.